La cultura che permea la società in cui viviamo è affascinante, forse proprio per le enormi e numerose contraddizioni che la rendono così strana e misteriosa.
Ciò che è definito “normale” non è detto coincida con il buon senso insito in ogni essere umano.
In America è “normale” uccidere un uomo per condannarlo; in Cina mangiano i gatti; in altri paesi mangiano cavallette e ogni tipo di insetti; ogni anno 11 milioni di bambini muoiono per cause facilmente prevenibili (bambini soldato, o quelli nei bordelli, vittime dello sfruttamento sessuale, traffico di organi, ecc); per alcune popolazioni indigene è normale mangiare cadaveri umani, anche se si tratta di parenti o amici.
Ma non finisce qui.
In Africa gli aiuti umanitari portano la pasta “Barilla” piuttosto che insegnargli tecniche innovative per coltivare le proprie terre; il 70% di cereali, soia e semi prodotti ogni anno negli USA serve a sfamare animali; l’allevamento intensivo di animali necessita del 70% di acqua in più delle coltivazioni vegetali; le coltivazioni vegetali sfamerebbero il mondo e grazie all’abbondanza generata renderebbero futile qualunque guerra per la supremazia sull’altro.
La carne è la maggiore causa di tumori e continua ad esser pubblicizzata e consigliata all’interno di un’alimentazione sana anche dall’OMS; il 75% di tutti gli antibiotici dell’industria vengono utilizzati dalla zootecnia; il 90% di tutta la soia e il 70% di tutto il mais è consumato dagli animali;