venerdì 16 luglio 2010

Ci vuole del fegato

Oggi, mentre mi riguardavo un video che ti propongo in fondo a questo post, mi è venuta voglia di parlare del "fegato".

Non è da tutti riuscire ad aprire gli occhi, guardare e vedere esattamente quello che ti trovi davanti, soprattutto se si tratta di qualcosa di veramente brutto da affrontare, e poi denunciarne gli aspetti più raccapriccianti, senza farsi prendere dalla voglia di far saltare tutto. Non tutti riescono a mantenere il sangue freddo e fare comunque qualcosa in merito, senza far finta che la situazione non esista ritornando nel proprio guscio sociale, con un'alzata di spalle ed uno stupido sorrisino.

Coloro che riescono ad affrontare e mettono in gioco sé stessi pur di risolvere ciò che altri, non solo non si sentono in grado affrontare, ma impauriti distolgono gli occhi e fanno finta che non esista, sono le vere persone da ammirare e sono quelle che alla fine

giovedì 15 luglio 2010

Chi sono

Mi chiamo Claudio e potrei dire che sono una persona normale che ha soltanto voglia di scrivere e comunicare ad altri le mie idee, ma non è la verità. In realtà non mi ritengo allo stesso livello del cittadino medio di questa Repubblica Italiana fondata sul… calcio. Sono convinto che una buona parte delle persone che vivono su questo pianeta non è neppure consapevole che può fare qualcosa per migliorare, non si pone molte domande e cerca solo di sopravvivere arrivando alla fine del mese cercando anche di divertirsi un po'. Tornando a me, uno degli aspetti che personalmente ritengo mi differenzi è che non sono mai stato d’accordo con ciò che mi veniva proposto o spiegato o imposto dalle cosiddette "autorità", ho sempre voluto capire e quindi ho dovuto sempre prendere delle decisioni che andavano controcorrente.

Ma andiamo con ordine, facciamo qualche passo indietro; possiamo dire che tutto è cominciato nel 1973, vale a dire all’età di 16 anni. In quel periodo soffrivo di gastrite e di un’agitazione un po’ strana perché quando ero seduto mi tremavano le gambe. Ne parlai con mia madre la quale mi disse che dovevo farmi vedere da un medico, per cui andai a trovare il mio "medico della mutua", era la prima volta che ci andavo da solo. Gli spiegai la mia situazione, e lui mi disse di stare tranquillo, che era una cosa da niente e che mi avrebbe dato delle gocce per risolvere quello che avevo. Mi prescrisse del Valium, dicendomi