giovedì 23 ottobre 2014

12 grafici che mostrano perché ingrassiamo

Le persone oggi sono grasse e deboli quanto mai prima.
Il tasso di obesità è triplicato dal 1980, ed è aumentato in modo particolarmente veloce nei bambini.
Il motivo per cui questo è accaduto è ancora dibattuto dagli scienziati, ma si tratta sicuramente di qualche cambiamento ambientale, perché i nostri geni non cambiano così velocemente.
Questo articolo contiene dei grafici con l’andamento storico e i risultati degli studi sull’obesità, che mostrano alcuni dei principali motivi per cui l’obesità è diventata un problema così diffuso.
Ecco quindi 12 grafici che mostrano perché si ingrassa.

1. Le persone mangiano più cibo spazzatura che mai

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Fonte: Dr. Stephan Guyenet. Fast Food, Weight Gain and Insulin Resistance. Whole Health Source
Le persone oggi assumono più calorie rispetto al passato… e quasi tutte derivano da alimenti raffinati.
Nel grafico sopra puoi vedere come la popolazione abbia cambiato le sue abitudini alimentari nei 120-130 anni passati.
Alla fine del XX secolo, le persone mangiavano cibo semplice, preparato a casa.Intorno al 2009, circa la metà di ciò che le persone mangiavano era cibo da fast food o cibo pronto.Questo grafico in realtà è fin troppo ottimista, perché ciò che le persone mangiano a casa in questi anni è quasi interamente cibo raffinato.

mercoledì 22 ottobre 2014

Xilitolo: tutto quello che devi sapere



Se dovessimo stilare una lista dei peggiori ingredienti delle diete moderne, lo zucchero aggiunto sarebbe senza dubbio in cima alla lista.
Per questo motivo sempre più persone si sono buttate sulle alternative naturali, come lo xilitolo.
Lo xilitolo assomiglia allo zucchero per aspetto e sapore, ma contiene meno calorie e non alza il livello di zuccheri nel sangue.
Diversi studi suggeriscono che migliora la salute dei denti e ha anche tanti altri benefici.
In questo articolo troverai una panoramica dei benefici dello xilitolo e dei suoi effetti sulla salute.

Che cos'è lo xilitolo e da cosa è composto?

Lo xilitolo è una sostanza classificata come polialcool, o zucchero derivato dall’alcool.
I polialcoli sono degli ibridi di molecole di zucchero e di alcool. La loro struttura così fatta da loro la capacità di stimolare i recettori del sapore dolce presenti sulla lingua.
Lo xilitolo si trova in piccole quantità in molti frutti e verdure ed è considerato una sostanza naturale. Anche il nostro corpo ne produce naturalmente una piccola quantità attraverso il normale metabolismo.
E’ uno degli ingredienti presenti in alcune gomme da masticare senza zucchero, caramelle, mentine, alimenti per diabetici e prodotti per l’igiene orale.
Lo xilitolo ha un tasso di dolcezza simile a quello dello zucchero, ma contiene il 40% in meno di calorie:
• Zucchero da tavola: 4 calorie per grammo
• Xilitolo: 2,4 calorie per grammo
Ha l’aspetto di una polvere bianca e cristallina.
Ovviamente è un dolcificante “raffinato”, nel senso che non contiene alcuna vitamina, minerale o proteina. In questo senso è quindi una caloria vuota.

Lo xilitolo si estrae da alberi come le betulle, ma può anche essere sintetizzato attraverso procedimenti industriali che trasformano una fibra vegetale chiamata xylan in xilitolo.
Anche se i polialcoli sono tecnicamente dei carboidrati, la maggior parte di questi non innalza il livello di zuccheri nel sangue e quindi non contano come carboidrati e fanno parte della categoria dei dolcificanti low-carb.

Lo xilitolo ha un indice glicemico molto basso e non innalza gli zuccheri nel sangue o l’insulina

Uno degli effetti negativi degli zuccheri aggiunti (e dello sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio) è che possono alzare i livelli di zuccheri nel sangue e di insulina.
A causa dell’elevata quantità di fruttosio, possono anche provocare insulino resistenza e ogni sorta di problema metabolico quando sono consumati in eccesso.
Bene, lo xilitolo contiene zero fruttosio e ha effetti trascurabili su zucchero nel sangue e insulina.
Inoltre, nessuno degli effetti negativi dello zucchero bianco si applica allo xilitolo.
L’indice glicemico (la misura di quanto velocemente un alimento innalza il livello di zuccheri nel sangue) è solo 7, a differenza dello zucchero bianco, che ha indice glicemico pari a 60-70.
Può anche essere considerato un dolcificante “amico” di chi vuole perdere peso, perchè contiene il 40% in meno di calorie dello zucchero.
Per le persone con diabete, prediabete, obesità o altri disturbi metabolici, lo xilitolo è un’eccellente

sabato 18 ottobre 2014

Dieta, colesterolo e proteine spiegati in parole semplici



Poche cose nel campo della nutrizione sono controverse come colesterolo e rischi di infarto. Ed entrambi sono collegati al modo in cui mangiamo.
C’è una mole immensa di ricerche su questo argomento, ma molte di queste ricerche sono inquinate da scopi commerciali, quindi sono poco attendibili.
In più, un’alta percentuale di professionisti della salute sembra basare le sue raccomandazioni su conoscenze ormai datate.

L’Aterosclerosi è ciò che causa l’infarto

Il cuore è un muscolo che funziona come una batteria, generando la forza che spinge il sangue attraverso il nostro sistema vascolare.
Il cuore richiede un costante afflusso di ossigeno e carburante e ha un suo personale rifornimento di sangue: le arterie coronarie, che lo circondano.
L’aterosclerosi è il termine scientifico usato per indicare la principale causa dei problemi cardiaci, e cioè la formazione di placche all’interno delle arterie, che le ispessiscono e ostruiscono.
Queste placche diventano sempre più larghe con il tempo, riempiendosi di colesterolo, cellule infiammatorie e ogni sorta di tessuti danneggiati.
Quando questo processo va avanti per anni e anni, la placca si può rompere. E quando accade, il sangue nelle arterie si raggruma.
Questo grumo di sangue può impedire e bloccare il flusso di sangue nelle arterie, parzialmente o completamente, cosa che priva il cuore di ossigeno.
A meno che il grumo non si dissolva o non sia rimosso velocemente (attraverso la chirurgia d’urgenza) una parte del muscolo cardiaco muore e non si riprenderà mai completamente. Questo è chiamato infarto e, quando è a uno stadio pericoloso, può portare alla morte.
L’infarto è oggi la principale causa di morte, ed è stato così nel secolo scorso. Per questo non bisogna sottovalutare l’importanza della prevenzione.
Uno dei fattori chiave nell’infarto è uno sterolo (principalmente colesterolo) che si trova

domenica 31 agosto 2014

L'olio migliore per cucinare

L’olio extravergine d’oliva è il grasso buono per eccellenza… ricco di acidi grassi benefici e potenti antiossidanti.
E’ anche stato un pilastro dell’alimentazione per alcune delle popolazioni più in salute del mondo.
Molte persone credono che non sia adatto alla cottura per via del contenuto di grassi insaturi.
In realtà l’olio d’oliva è una scelta eccellente per cucinare, anche ad alte temperature, e in questo articolo scoprirai perché…
Bottle Of Olive Oil With Olives Stock Photo

Perché è importante la stabilità dell’olio da cottura?

Quando grassi e oli sono esposti ad alte temperature, possono danneggiarsi.
Questo è vero soprattutto per gli oli con alto contenuto di grassi polinsaturi, inclusi oli vegetali come olio di semi di soia e di cartamo.
Quando sono scaldati ad alte temperature, infatti, possono dare origine a composti molto dannosi… inclusi perossidi lipidici e aldeidi, che possono contribuire al cancro.
Quando cucini con questi oli, alcuni dei composti cancerogeni vaporizzano e possono causare cancro ai polmoni quando vengono inalati. Tieni presente quindi che possono far male anche solo se li tieni in cucina.
Se vuoi ridurre la tua esposizione ai composti dannosi e cancerogeni (che è sempre una buona idea), è essenziale che cucini solo con grassi stabili ad alte temperature.
Ci sono due proprietà dell’olio da cottura da considerare:
  • Punto di fumo: La temperatura alla quale i grassi vengono decomposti e diventano fumo.
  • Stabilità ossidativa: Quanto sono resistenti i grassi a reagire con l’ossigeno.
Come spiegherò dopo, l’olio d’oliva fa del suo meglio in entrambi i sensi.

L’olio d’oliva è ricco di grassi monoinsaturi, che resistono alle alte temperature

Ogni molecola di grassi (trigliceridi) ha una molecola di glicerolo legata a 3 molecole di acidi grassi.
Tutte le molecole di glicerolo sono uguali… ma ci sono centinaia di diversi acidi grassi e gli effetti cambiano a seconda dell’acido grasso legato.
Gli acidi grassi possono essere saturi, monoinsaturi o polinsaturi.
Gli acidi grassi saturi non hanno doppi legami, i monoinsaturi ne hanno uno e i polinsaturi hanno diversi doppi legami.
Ecco ora la parte importante: i doppi legami sono instabili quando

giovedì 21 agosto 2014

A differenza di quello che ci dicono i dietologi, dovremmo mangiare più grassi




“Mi sbagliavo: dovremmo mangiare più grassi.”
Queste sono le parole del dott. Michael Mosley, autore del best seller "The Fast Diet".
"Latte, formaggi, burro, panna – tutti i grassi saturi – fanno male. O meglio, così credevo quando ero studente di medicina appena 30 anni fa.
In quel periodo ero così certo di questa cosa da convincere i miei amici e la mia famiglia a eliminare i grassi, per il timore che potessero ostruire le arterie e farli ingrassare.
Di recente ho dovuto ricredermi e ora è arrivato il momento di chiedere scusa per tutti i consigli sbagliati che ho dato sui grassi.
I nuovi studi non solo hanno fallito nel cercare un collegamento tra grassi saturi e malattie cardiache, ma hanno anche sfatato antiche credenze sbagliate anti-grassi.
Oggi abbiamo prove lampanti che la dieta a basso contenuto di grassi non funziona e che mangiare il giusto tipo di grassi non solo fa bene al tuo cuore, ma può anche aiutare a perdere peso.

La nostra confusione su questo argomento risale a un articolo di uno scienziato americano del 1953, chiamato Ancel Keys. Questo articolo riguardava il problema, sempre più diffuso, dell’ostruzione delle arterie.

Keys aveva mostrato nel suo articolo un grafico che metteva a confronto il consumo di grassi e il numero di morti per malattie cardiache negli uomini provenienti da sei Paesi diversi.